Il secondo appuntamento di Musicofilia è VENERDI 21 SETTEMBRE  c/o la Vallisa a Bari ed è un singolare incontro con frate GIUSEPPE BARZAGHI.
Una  conferenza dedicata al rapporto tra musica e spritualità attraverso Bach, ma non solo.
”La fuga è il rifugio delle cose che si guardano: il mondo, la vita, l’Occidente e l’Oriente, la poesia e  Bach “, potente metafora del potere assoluto che la musica esercita sugli esseri umani.

Un frate di straordinarie ed emozionanti capacità comunicatore Giuseppe Barzaghi domenicano di stanza a Bologna. Le sue messe   sempre affollate di credenti quanto di laici (Lucio Dalla fra gli altri) si sono spesso trasformate in happening. Con parole molto semplici,ma rigorose ,con uno stile  quasi teatrale ci parlerà di musica e filosofia seducendo l’intelletto ed il cuore.

Giuseppe Barzaghi op (Monza, 5 marzo 1958), sacerdote domenicano (Bologna 1988). Dottore in Filosofia (Università Cattolica di Milano, dove ho avuto come maestri G. Bontadini e A. Bausola) e Teologia (Pontificia Università San Tommaso d’Aquino in Roma).

Docente di filosofia teoretica presso lo Studio Filosofico Domenicano di Bologna e di teologia fondamentale e dogmatica presso la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna. Socio corrispondente della Pontificia Accademia di san Tommaso in Roma Direttore della Scuola di Anagogia di Bologna, fondata dal Cardinal Giacomo Biffi. Ho diretto per diciotto anni la rivista Divus Thomas e ho insegnato per dieci anni come incaricato di Introduzione alla teologia all’Università Cattolica di Milano e poi nei corsi di specializzazione in teologia tomista presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino in Roma.

Mi occupo di epistemologia teologica in chiave tomista, di dialettica e metafisica. In modo particolare mi interesso della struttura dialettica del reale e del sapere in ordine alla comprensione del Cristocentrismo cosmico. Il che significa affrontare la chiave di volta dell’essere e del dire. La dialettica è la forma più incisiva del concepire e del dire.È un dire attraverso.

Come logica dell’assurdo è un dire la verità attraverso la confutazione della falsità; come logica dell’intero è dire il tutto attraverso la parte; come logica del probabile è dire una parte attraverso un’altra o altre parti; come logica della persuasione è dire ogni cosa nel quadro del tutto (logos) visto da uno sguardo saggio (ethos) rispetto ad un animo coinvolto (pathos).

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