PIANO CIRCUS

4 novembre Teatro FORMA ore 21.00

"Quello che si erge  dinanzi agli ascoltatori è un muro di melodia  e sogno"

PIANO CIRCUS  si costituisce nel 1989 per suonare  Six Piano di Steve Reich, da allora tanti  compositori  hanno scritto per loro, fra gli  altri, Brian Eno, Terry Riley, Louis Andriessen, Nikki Yeoh e Heiner Goebbels. Pianocircus ha pubblicato sette CD con Decca; ora incide per una propria etichetta con la quale ha  pubblicato tre CD. Dotati di grande esperienza, spaziano dal  jazz al pop,dal rock alla musica africana, dal gamelan all'improvvisazione. L'ensemble usa sei pianoforti a coda spesso combinati con tastiere;  la loro musica ha  accompagnato performance teatrali e circensi, coreografie e video-installazioni, i loro live sono happening adrenalinici .

PROGRAMMA

 

 

AZITA (Chicago-USA-IRAN)

"Riesce a risuscitare lo spettro di Nico ,magari teneramente ingentilita"

Suoni rarefatti e scatti nevrotici ,in uno standard da  madrigale post-modern.  Azita nata a St.Louis da genitori Iraniani, a lungo associata alla no-wave di Chicago, ha alle spalle alcuni progetti di rock alternativo (Scissor Girls,  Flying Luttenbacherse Miss High-Hee). Studi classici che da qualche tempo hanno fatto riemergere la voglia di sperimentare nuove strade armata del suo pianoforte e della sua voce. Del 95 il suo primo "solo" dall'esplicito titolo "MUSIC FOR SCATTERED BRAINS" poi Enantiodromia nel 2003 e Life on the Fly followed in 2004 ambedue per la Drag City, in questi giorni esce per la stessa etichetta "Disturbing the air" echi dark ad evocare solitudine, ma anche "l'incantesimo di un viaggio attraverso uno specchio magari per raggiungere qualcosa che ormai non c'è più"

 

 

Vladislav Delay (FIN.)

Sasu Ripatti, Uusitalo," LUOMO" dell'elettronica subliminale

Uno dei compiti principali dei musicisti che compongono con l'elettronica è quello di cercare linfa vitale da suoni, rumori, ritmi che apparentemente non sono in grado di emetterne: il finlandese Sasu Ripatti, artisticamente conosciuto sotto diversi pseudonimi (Luomo, Uusitalo e quello ben più sfruttato e famoso di Vladislav Delay), si è guadagnato una copertina della rivista Wire grazie alla sua timidezza da anti eroe pop e alla sua personale decostruzione della musica: se nei progetti Luomo e Uusitalo, il finlandese percorreva sentieri più vicini ai generi moderni della dance (dalla techno all'house) con la firma di Vladislav Delay si è dedicato alla costruzione di una nuova forma di elettronica che potesse avere anche risvolti "subliminali": la sua prima raccolta di suites "Entain" si componeva di pulsazioni dub con un leggero filo di synth da ambient music che realmente dava l'impressione di muoversi tra i rottami di un paesaggio post-distruzione.I suoni "sordi" di tipo industriale evocano viaggi nella materia e nelle sue modificazioni.

Nella sua ormai più che decennale attività questo genio  finnico ha perseguito un personalissimo itinerario di ricerca sempre con progetti eclettici ,molto originali fuori dalla mischia, dai giochi sintetici velati di ambient alle voci sospirate alla Robert Ashley: arditissime avventure sonore.

 

 

VALERIO VIGLIAR  (ITA)

Per la scena iniziale dell'ULTIMO TERRESTRE ho scritto una musica surreale e "mantrica"Ma da dove mi è uscita? Pazzesco!; ecco, in questi casi, mi commuovo.

Romano,diplomato in pianoforte ed armonia  presso il Consevatorio S.Cecilia,si è avvicinato alla musica elettronica e subito dopo al teatro entrando a far parte del Teatro delle Apparizioni, nel 2004 con il poeta Michael Reynolds fonda Liù una band che combina jazz-rock e trip-hop .

Il ritorno al pianoforte è coinciso con un percorso che lo ha portato a scrivere musica per  il cinema,ma dopo ARIA  e Good Morning AMAN  gli sforzi di questo raffinato e talentuoso pianista  sono stati ripagati oltre le sue stesse aspettative  firmando  una bellissima colonna sonora per uno dei film più sorprendenti all'ultimo Festival del Cinema di Venezia " L'ULTIMO   per Fandango.

INTERVISTA

 

 

BETAM SOUL (ITA)

MIRKO SIGNORILE

GIOVANNA CARONE

L'anima del canto yiddish tra Cabaret della Repubblica i Weimar e Rufus Wainwiright

Betàm Soul. propone uno stile musicale che va oltre i generi codificati e si appropria di questo meraviglioso materiale musicale in modo trasversale e aperto, rielaborando per voce e pianoforte dodici brani dal repertorio della canzone yiddish tradizionale e d'autore.   Questi splendidi  testi,  due di questi molto noti per delle suggestive versioni di Donovan ed Herbert Pagani, sono adagiati su  inebrianti arrangiamenti dei due e su composizioni originali di Mirko Signorile.

Un lavoro raffinato, ma estremamente fruibile, un panismo fatto di luminosi suoni decadenti (da cabaret della Rep di Weimar) ed ironici travestimenti rock/jazz (alla rufus wainwright per intenderci)  ed una sinuosa vocazione sopranile di Giovanna Carone  che domina con naturalezza registri diversi dal lieder, al canto yd, dal blues alla canzone.

Un lavoro unico e prezioso nel panorama della musica contemporanea italiana.

 

 

YANN TIERSEN band (FR)

I suoni del favoloso mondo di Amelie

Tiersen è nato a Brest e vive a Parigi. Noto in Francia dopo il suo terzo  album Le Phare è approdato al successo mondiale   le musiche del film "Il favoloso mondo di Amélie nel 2001"  una delicata e fantasiosa favola che anche grazie alle musiche di Tiersen seppe commuovere pubblici di tutto il mondo.

Anche se meno conosciute, molto belle anche le altre  musiche scritte in questi ultimi anni per altri film: La vita sognata degli angeli (1998, E Zonca), Alice e Martin (1998, ATéchiné), Qui Plume la Lune? (C. Carrière, 1999) e Good Bye, Lenin! (2003Wolf Becker e Tabarly (P.Marcel, 2008 )Tiersen compone  e suona  il pianoforte, la fisarmonica e vari tipi di violino. 

Per lui paragoni illustri da parte della critica:  Satie,  Rota e  Penguin Cafe Orchestra. Da ragazzo ha studiato musica classica presso alcune accademie musicali francesi (Rennes, Nantes, Boulogne e altre), e più tardi ha fatto parte di alcune rock band. Molte le collaborazioni, da ricordare per Retrouvailles quella con Stuart  Staples, dei Tindersticks e di Elizabeth Fraser, la splendida voce dei Cocteau Twins. Dopo Dust Lane del 2010  è uscito nel 2011 Monuments.

Una raccolta di geniali bozzetti sospesi in un'atmosfera incantata, una prova di maturità di uno dei musicisti europei più originali in circolazione. 

Anteprima su Rolling Stone del nuovo disco Skyline:
http://www.rollingstonemagazine.it/musica/streaming/Skyline/43559

 

 

DIEGO MORGA

Il pianoforte è il centro di temi per film immaginari

"Diego Morga sfugge alle facili classificazioni. Ama il jazz ma non lo suona praticamente più; scrive per la danza e il teatro, coltiva l'arte dell'improvvisazione ma ammira alcuni compositori post-minimalisti (da Nyman a Wim Mertens). Insomma, un musicista che va ascoltato senza pregiudizi è un lavoro maturo: le dodici tracce che lo compongono, tutte composizioni originali e tutte molto "scritte", sono altrettanti ambienti sonori che rimandano all'idea della musique d'ameublement ma non se ne fanno intrappolare.

 

 

AGNES OBEL (DK)

Viene quasi spontaneo evocare subito i nomi di Kate Bush e di Tori Amos

Cantautrice danese trapiantata a Berlino, Agnes Obel potrebbe apparire soltanto come l'ultima arrivata nella lunga schiera di "donne al piano"  invece è  un'impressione superficiale,   questa autrice  per compostezza, espressività melodica vena  compositiva e  notevole capacità di scrittura, rappresenta una fresca e piacevolissima sorpresa che si affaccia nell'ampio e variegato mondo del cantautorato al femminile. 

Pervenuta dal nulla a un contratto major con PIAS (la stessa etichetta che un anno e mezzo fa teneva a battesimo una certa Anja Plaschg...), Agnes Obel ha  raggiunto la notorietà in mezza Europa grazie all'uso fatto di un suo brano   - "Just So" - nello spot televisivo di un colosso   delle telecomunicazioni. Philharmonics"il suo album d'esordio, confeziona una serie di quadretti melodici atemporali, ripiegati  in una dimensione  folkish    adagiata su ambientazioni trasognate, moderne soluzioni cameristiche, da far invidia a grandissimi compositori.

Verrebbe quasi spontaneo evocare subito i nomi di Kate Bush e di Tori Amos, ma   basta poco per rendersi conto di trovarsi in presenza di un'artista dalla  fortissima personalità e da un'identità che non intende precludersi nulla.

 

 

SYNUSONDE (ITA)

Piano ed elettronica, tra sperimentazione e tensione armonica. Quadri sonori inediti...

Synusonde è un progetto del compositore elettronico Paolo F. Bragaglia con il pianista Matteo Ramon Arevalos.Synusonde mette in gioco elementi dell'elettronica contemporanea ed il corpo sonoro di uno degli strumenti più importanti della tradizione occidentale, il pianoforte. Una continua ricerca di un punto di equilibrio, tra acustica ed elettronica, tra sperimentazione e tensione armonica. Quadri sonori inediti, densi ed affascinanti, dove traspaiono influenze trasversali ed eclettiche: dalle avanguardie del '900 alla ambient music, passando per il minimalismo e la glitch music.

Yug è l'abum di debutto del duo (Minus Habens Records).

 

 

Bugge Wesseltoft & Henrik Schwarz duo (NORV./GERM.)  

BUGGE WESSELTOFT (grand piano, rhodes, accordion, balafon, synths)  HENRIK SCHWARZ(electronics, synths, launch pad).

Quando si verificano  incontri di questo tipo , si immagina  che  il Fato abbia   pianificato con lucida follia  qualcosa di  veramente speciale.
Questo straordinario progetto mette insieme due artisti molto distanti per stile e per percorso.

Musicista di culto nell'ambito della scena deep house tedesca, Henrik Schwarz proviene dalla cultura techno di Chicago / Detroit, si esibisce nei festival e nei club di tutto il mondo. E' noto per il suo geniale approccio al laptop amato anche al di fuori del tradizionale circuito della dance music grazie a sonorità non elettroniche vicine a musicisti come Moondog ed Arthur Russell. Inoltre resta uno dei più ricercati produttori di musica elettronica  avendo remixato star come Michael Jackson.

Bugge Wesseltoft, compositore norvegese, pianista e tastierista di assoluto valore, figura di spicco del jazz contemporaneo. Ha iniziato con l'etichetta ECM con Jan Garbarek e in seguito ha collaborato con leggende della musica club come Laurent Garnier e Francois Kervorkian. Questa ardita miscela ha prodotto qualcosa di veramente impensabile sino a pochissimo tempo fa'. L'alchimia di questo connubio lascia esterefatti per il valore dei risultati. 

Sul palco un mix esplosivo.

 

 

NILS FRAHM (GERM)

Il musicista preferito di Thom Yorke dei Radiohead,

Nils Frahm, giovane pianista berlinese firmato Erased Tapes, è nato nel 1982 e ha iniziato a studiare pianoforte sotto la guida di Nahum Brodski,  allievo di Tchaikovski. E' stato attraverso questa scuola che Nils ha cominciato ad immergersi nel pianoforte classico e a seguire i compositori contemporanei, scoprendo l'improvvisazione e la contaminazione attraverso collaborazioni con gruppi rock e jazz della scena di Amburgo e Berlino.

Nils Frahm non avvezzo alle luci della ribalta nonostante uno straripante talento e grande padronanza della materia. La genialità e la creatività di Nils Frahm hanno conquistato i favori di tanti critici e  musicisti, come Thom Yorke che si è dichiarato grandissimo fan.

Oggi Nils lavora come compositore e produttore a Berlino, dove  ha fondato il Durton Studio, etichetta e laboratorio di ricerca di nuova musica a cui dedica anima e corpo.
Il suo ultimo lavoro The Bells  registrato in due notti nella Grunewald Church, una chiesa di Berlino è un piccolo capolavoro un'elegia minimalista distesa su atmosfere intime e squarci dirompenti a raccontarci di tenerezza e sofferenze nascoste.

 

 

DUSTIN O'HALLORAN with Strings (USa)

Nuance di luce diafane e bollenti al cui interno le note del pianoforte riecheggiano in cadenze solenni e sospensioni ovattate

Dustin O'Halloran è un musicista e compositore statunitense nato in Arizona.
Dopo un passato nell'ambiente indie-rock (nel 96 con Sara Lov aveva formato i Devics) ha intrapreso il suo progetto da solista  nel 2004 pubblicando Piano Solos (Bella Union/V2 Records) seguito nel  2006  da Piano Solos Vol. 2'per la stessa etichetta.

Sempre nel 2006 collabora alla colonna sonora del film "Marie Antoinette" di Sofia Coppola ricevendone una meritata  successo internazionale. Quest'anno il suo ultimo disco "Lumiere" (Fat Cat Records) è la consacrazione di un grande compositore. Scorrendo le note di copertina del disco si scopre il fortunato mix di cervelli e sensibilità nomi come Adam Wiltzie degli Stars Of The Lid come Peter Broderick o come quelli dell'ensemble ACME (già all'opera con Max Richter, Matmos e Grizzly Bear) e di Jóhann Jóhannsson.

Dustin compositore misurato e razionale per niente artificioso, ci regala sonorità vibranti che scivolano sinuose sulle corde degli archi, echi di passato e suoni catturati dal futuro. 

INTERVISTA

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